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Recensione Motorola Defy 2021: il ritorno del rugged

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Nella confezione di Defy del 2021 troviamo un alimentatore da 20W, un cavo USB/USB-C e un comodisismo laccetto in quello che sembra essere nylon.

Motorola Defy è uno smartphone con una chiara connotazione rugged. Lo si capisce subito grazie alla sua cover gommata (non removibile ovviamente) che protegge non solo la parte posteriore dello smartphone, ma anche i bordi e con un piccolissimo gradino anche il display frontale. La cover ha un disegno a righe perpendicolari fra loro che migliora la presa ed è anche molto facile da pulire (nonostante l'apparenza). È asimmetrico poiché l'angolo in basso a sinistra non è stondato: oltre a dare una personalità più marcata allo smartphone serve anche per agganciare il comodissimo laccetto in dotazione. I tasti fisici hanno un click un po' morbido, probabilmente a causa dell'impermeabilizzazione dello smartphone secondo lo standard IP68. Defy è anche resistente a vibrazioni, temperature estreme e polvere secondo lo standard militare MIL-STD-810H. Pesa 232 grammi, ma nel complesso il peso è molto ben distribuito. Un vantaggio notevole di questo smartphone è di essere completamente piatto e di non "traballare" quando viene poggiato su di un piano.

L'hardware di questo smartphone è di quello di uno smartphone di fascia medio-bassa. Abbiamo un processore Snapdragon 662 octa core da 2 GHz, con GPU Adreno 610, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna. Non sono molti, ma questa memoria è espandibile con microSD. Discreta la connettività: Wi-Fi ac a doppia banda, Bluetooth 5.0, NFC, jack audio e supporto dual SIM. Non c'è supporto alle reti 5G, ma solo 4G fino a 150 Mbps. Presente un comodo tasto programmabile sul lato destro dello smartphone. Sul retro invece incastonato nel tasto di accensione abbiamo il lettore di impronte digitali: preciso e veloce.

La fotocamera principale è da 48 megapixel ƒ/1.8 ed è supportata da altri due inutili sensori da 2 megapiel: uno per le macro e uno per l'effetto di profondità. Le foto con buona luce sono più che soddisfacenti e ci hanno stupito considerando quanto poco le aziende solitamente si impegnino su questo fronte negli smartphone di questo tipo. La resa dei colori è discreta e c'è una buona quantità di dettaglio. Al calare della quantità di luce la situazione però cambia drasticamente. Le foto sono decisamente meno nitide e particolarmente scure. Nonostante questo le foto rimangono sufficienti per un utilizzo "base". La fotocamera grandangolare è da 8 megapixel ed ha una resa comunque accettabile considerando comunque la risoluzione non particolarmente alta.

Non molto bene invece il comparto video. La risoluzione massima è quella del FullHD a 60fps. Le immagini hanno una resa dei colori imperfetta e la stabilizzazione è abbastanza scarsa. Peccato.

Motorola Defy ha un display da 6,5 pollici in tecnologia IPS. La risoluzione HD+ (1600 x 720 pixel) non è particolarmente entusiasmanete e benché nell'utilizzo quotidiano l'esperienza d'uso non sia particolarmente compromessa è la luminosità massima ad essere forse un limite per chi pensa di utilizzarlo molto sotto il sole all'esterno. La resa dei colori è sufficiente e il refresh rate non va oltre i classici 60 Hz. Il vero punto di forza qui è il vetro protettivo Gorilla Glass Victus, ovvero lo stesso montato su alcuni smartphone della fascia premium. Questo dovrebbe garantire una notevole resistenza agli urti.

Nonostante questo smartphone sia stato ufficialmente realizzato in collaborazione con Bullit (la stessa che produce altri smartphone rugged) questo non ha permesso di far perdere al dispositivo la classica impronta Motorola. Abbiamo infatti un'implementazione Android stock e le classiche funzionalità Motorola, come le Moto Actions, gli stili per i temi e il display interattivo (benché non sempre attivo). Peccato però che venga lanciato con Android 10, quando Android 12 è già diventato ufficiale. L'aggiornamento ad Android 11 è stato garantito e nella nostra prova sono arrivati ben 3 aggiornamenti software: per un prodotto del genere indubbiamente avere un software aggiornato e con costanti correzioni di eventuali bug è forse più importante che avere l'ultima versione di Android.

La batteria da 5.000 mAh garantisce un'eccellente autonomia. Parliamo di almeno un giorno completo di utilizzo, che potrebbe avvicinarsi ai due giorni per chiunque ne dovesse fare un utilizzo più contenuto. Questo probabilmente anche grazie al processore non particolarmente energivoro. La ricarica "rapida" si ferma purtroppo a 20W.

Motorola Defy viene lanciato sul mercato a 329€, un prezzo assolutamente corretto per uno smartphone che punta comunque ad una nicchia specifica. Su Amazon al momento viene proposto a qualche decina di euro in meno.

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